curiosità stroriche padovane  1°

UN SIGNORE AMBIZIOSO

Verso il 1370 Francesco da Carrara detto il Vecchio, non contento del territorio che possedeva, ambizioso e prepotente, ruppe il trattato di pace che, mediante il grande suo amico Petrarca, aveva concluso con Venezia" e si alleò alla Repubblica di Genova ,nemica e rivale di Venezia.

Quando i genovesi giunti sull'Adriatico tentarono la presa di Chioggia, Francesco li aiutò con armi e con uomini, e per recar grave danno a Venezia assediò Treviso con truppe comandate da suo suocero Arcoano Buzzacarini, uomo valorosissimo

. I veneziani occupati nella guerra di Chioggia. non potendo difendere Treviso la cedettero a Leopoldo duca d'Austria, piuttosto che lasciarla cadere in possesso dello sleale ed aborrito Carrarese.

Ma il valoroso Buzzacarini saputo il divisamento dei veneziani e l'imminente arrivo dei tedeschi, sferrò un potente assalto, e appena entrato il Duca in Treviso lo molestò talmente con repentine mosse, che costui, costretto a cedere, vendé a Francesco la città per settantamila ducati d'oro, e bisognoso di denaro come era gli vendé per altri centomila Conegliano, Serravalle e Ceneda ora Vittorio Veneto), Oderzo, Feltre e Cividale del Friuli.

Per tale iniquo mercato si adirò la Repubblica Veneta, che però dovette tacere per il momento perché stava trattando la pace con Genova, con la mediazione di Amedeo VI Duca di Savoia (il famoso Conte Verde che istituì l'Ordine supremo dell'Annunziata). E non meno adirati con tra Francesco furono i suoi sudditi padovani che dovettero con le loro ricchezze pagare cara l'ambizione del loro signore.

Frattanto nella notte del 18 luglio 1374 moriva nel suo asilo di Arquà il divino cantore di Laura, il grande Francesco Petrarca. I padovani ed il Carrarese gareggiarono nel tributare alla memoria di lui i massimi onori che meritava.
Francesco il Vecchio acquistata Treviso e trovandosi in tregua di pace coi veneziani, pareva volesse frenare la sua sete di regno, ma pochi anni dopo, sempre spinto dall'ambizione, ricadde in una nuova guerra, ultima per lui e punitrice.

 

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Ignazio Sommer (Merzio)